30 Gen, 2023
Smartphone ai preadolescenti? No grazie!

Smartphone ai preadolescenti: una scelta obbligata?

Il dibattito sullo smartphone, mi rendo conto, non è più attuale. Nella sua classe mio figlio è quasi l’unico senza un telefono, con sua grande frustrazione. Ma è sempre bene riflettere sulle scelte della  famiglia e questo post vuole invitarti a una riflessione sul tema. Come sai il mio compito è guidarti alla riflessione (ti spiego dettagliatamente cosa faccio qui), non a delineare un giusto e uno sbagliato.

Credo fortemente che ogni famiglia debba decidere in base ai suoi valori e alle sue necessità. Questo però non toglie che un dibattito ci debba essere, anche sui limiti dell’utilizzo di questi strumenti.

A settembre Yari ha iniziato le scuole medie. Frequenta una scuola ad Aosta, a circa 10 km da casa, e per andarci utilizza perlopiù gli autobus di linea. Da quando ha iniziato, effettivamente, ci sono stati alcuni intoppi organizzativi… si è perso, è andato a scuola senza soldi nel giorno in cui doveva mangiare fuori e si è dimenticato lo strumento musicale a casa.

Sono queste occasioni in cui per lui avere uno smartphone sarebbe stato comodo e forse mi sarei risparmiata qualche preoccupazione. 

C’è stata, ad esempio, quella volta che dovevamo incontrarci davanti alla scuola della sorella, che si trova a 5 minuti a piedi dalla sua. Con il senno di poi è stato assolutamente chiaro che lui non aveva capito dove era e, per cercarlo, io ho perso la riunione di presentazione delle attività a cui volevo tanto partecipare.

🌓 Avrei preferito trovarlo nel punto pattuito all’ora pattuita? Si, certo, è ovvio.

🌓 Ho sentito un po’ d’ansia nel non vederlo arrivare? Chiaramente si.

🌓 Lo smartphone mi avrebbe, forse, permesso di ritrovarlo immediatamente? Al 99% si.

E allora perché non darglielo? 

Ecco i 3 motivi per cui ho scelto di non dare uno smartphone a mio figlio.

🌕 Perdersi e poi ritrovarsi è un grande insegnamento. Se tuo figlio ha sempre in mano google maps non può perdersi. Questo è molto rassicurante ma non gli insegna ad orientarsi e non lo spinge a cercare strade alternative.

Per risolvere la situazione, quella volta, Yari è dovuto tornare sui suoi passi e, soprattutto ha dovuto imparare a trovare dei punti di riferimento e a prestare attenzione alla strada. Tutte cose che, vi posso assicurare, lui non fa quando noi siamo presenti.

🌕 Non avere uno smartphone lo costringe a relazionarsi con le persone (si, anche gli estranei) e a imparare a chiedere aiuto. Questo gli insegna, tra le altre cose, a sviluppare l’intuito e a capire di chi può fidarsi.

Una delle cose su cui insistiamo molto, io e il mio compagno, è la necessità che i nostri figli siano in grado di cavarsela. In proporzione all’età, è ovvio, ma è chiaro che se mio figlio si sente abbastanza grande per entrare in negozio e acquistare “Topolino” lo è anche per entrare nello stesso negozio e chiedere di fare una telefonata. 

🌕  Anche con il cellulare in mano, sarebbe stato esposto agli stessi pericoli a cui è stato esposto senza averlo.

La possibilità di incontrare qualche malintenzionato, purtroppo, non si riduce solo perché dotiamo i nostri bambini di uno strumento tecnologico, ma è certo che, in quella situazione, Yari ha dovuto sviluppare autonomia e quella capacità di risolvere problemi che in un contesto “più controllato” non potrebbe sviluppare. 

Qual è il tuo atteggiamento nei confronti dello smartphone ai bambini? Scrivimi nei commenti. 

Potrebbe interessarti anche…

4 consigli per aiutare i figli a superare l’insicurezza

4 consigli per aiutare i figli a superare l’insicurezza

Tutti i genitori, prima o poi, si trovano a dover fare i conti con una mancanza di autostima dei loro figli, che è assolutamente normale ad una certa età, ma è indubbio che fa parte del nostro ruolo aiutare i figli a superare l'insicurezza.  Ognuno di noi vive questa...

leggi tutto